L’arte di creare abiti è la mia passione fin dalla tarda infanzia, la creatività e la curiosità mi hanno spinta a fare di questa passione una professione.
Sono nata nel sud del Brasile in una famiglia molto eterogenea, i miei nonni materni erano di origini italiane, della provincia di Padova in Veneto. La famiglia di mio padre era mista, mio nonno paterno era figlio di discendenti portoghesi e spagnoli e mia nonna paterna era di origine indigena. È da questo mix di origini che sono nata.
All’età di 9 anni mio zio mi regalò un giocattolo che aveva la forma del solito tavolo della macchina da cucire, ma sopra al posto della macchina c’era un cuscino per gli aghi e un supporto per il filo. Passavo i pomeriggi dopo scuola a creare abiti per le mie bambole, che avevano un guardaroba molto più vario del mio. Questa passione è cresciuta ancora di più nella post adolescenza, quando con le mie amiche andavamo a degli eventi che richiedevano abiti così speciali, che non si trovavano pronti.
Erano i famosi balli delle debuttanti e altri eventi del genere. Le sarte che potevo permettermi non erano molto brave a fare questo tipo di abbigliamento. Mi era sempre piaciuto stare in mezzo ai tessuti, e avevo già imparato qualche punto di ricamo, ma poi ho scoperto il ricamo con le perline e me ne sono innamorata.