C’è chi afferma che il ricamo abbia origini addirittura nella preistoria e che il punto croce risalga all’epoca delle grotte, dove si utilizzavano aghi realizzati con ossa e filo di fibre vegetali o budella di animali. Questo punto veniva utilizzato in capi realizzati con pelli di animali e si ritiene che già in questo periodo i primitivi lo utilizzassero per adornare i propri abiti.
Il ricamo come applicazione risale al 30.000 a.C., periodo al quale sono stati fatti risalire fossili ritrovati in Russia con indosso abiti ornati di avorio. Altri esempi ci sono pervenuti dall’antico Egitto, dove sono stati ritrovati capi con cifre ricamate a mano.
Ma le vere origini del ricamo restano ancora oggi un mistero.
Ritroviamo tracce della sua esistenza nelle famose sculture e statue dell’Antica Grecia, dove i dettagli delle tuniche suggeriscono che il metodo era molto utilizzato ed apprezzato.
Nel Medioevo si assistette ad un rapido incremento del ricamo grazie all’espansione del commercio ed alla conseguente circolazione monetaria. I borghesi e i ricchi mercanti non volevano rinunciare al lusso di abiti ricamati come quelli dei nobili, e in più le massime figure della chiesa diventarono clienti di questo settore in misura sempre crescente.
Il rinascimento diede un ulteriore impulso all’arte del ricamo.
In tempi più recenti in Repubblica Ceca sono state ritrovate enormi tovaglie d’altare, datate 1890, con ricchissimi ricami,interamente realizzate con perline di vetro di Boemia. I dettagli e l’ombreggiatura delle perline sono assolutamentesquisiti!
Una delle cose più interessanti del ricamo è forse il fatto che questa tecnica viene adattata ad ogni cultura e ad ogni luogo, riproducendo le tradizioni e la cultura attraverso fili e perline, seguendo sempre lo stesso principio.
Ricamo con le perline nella moda attuale
Nell’ambito della moda, soprattutto quella francese e italiana, il ricamo artigianale viene sempre valorizzato: parliamo ovviamente di ricamo manuale. Basti pensare infatti a Vionnet, Dior, Schiapparelli, Poiret che hanno utilizzato tecniche di ricamo che hanno origine nelle corti francesi del XVII sec.
Attualmente, il mercato del ricamo haute couture si contrappone al concetto di “fast fashion”.
Gran parte dei prodotti dei colossi del settore della moda vengono realizzati, consumati e scartati molto rapidamente, mentre i brand del lusso puntano sempre più su pezzi ricamati con finiture esclusive, il che aumenta la domanda di maestri artigiani e ricamatori.
Nonostante la tecnologia odierna, ci sono state molte polemiche negli anni, soprattutto in alcune case dell’alta moda, sull’utilizzo dei macchinari per l’applicazione delle perline.
Le differenze sono senza dubbio da riconoscere nei valori dell’artigianato, nell’arte della realizzazione e nella tecnica imparata e tramandata. Il valore (non solo economico) di un capo prodotto e pensato a mano, non è paragonabile a quello di un capo realizzato con macchinari industriali.
Ricamo Luneville
Il ricamo Lunéville è una delle tecniche più utilizzate nell’alta moda. Ha bisogno di un telaio, un ago specifico e delle perline.
Originario della Lorena, in Francia, nel XIV secolo era famoso per i pezzi sofisticati realizzati in tulle di cotone. Divenne ancora più famoso per essere utilizzato dall’imperatrice Giuseppina, moglie di Napoleone, che all’epoca dettava la moda. Ma fu nel 1865 che l’artigiano Louis Ferry Bonnechaux rivoluzionò la tecnica di ricamo di Luneville, usando perle e paillettes.
La tecnica di ricamo Lunéville è rimasta una tendenza fino ad oggi anche grazie alla vendita di Ecole Lesage (la principale scuola di ricamo francese) alla Maison Chanel nel 2002 è stato un modo per mantenere viva la tradizione artigianale.
In conclusione possiamo dire che il ricamo è un vero e proprio virtuosismo, un’arte compiuta da mani laboriose capaci direalizzarla con dedizione e reinterpretare i gusti del tempo. Il ricamo è storia, tradizione, manifattura e cura dei dettagliper la soddisfazione di chi lo realizza e la meraviglia del consumatore finale.
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